sabato 28 luglio 2012

Sapevate che il “Baby Olio” altro non e’ che paraffina liquida?


A parte l’assurdita’ del prezzo per una materia prima tanto scadente, c’e’ l’insulto dell’ invitarci ad “idratare” la pelle dei nostri bimbi con olio minerale.

“PETROLATUM, PARAFFINUM LIQUIDUM, MINERAL OIL sono derivati dalla raffinazione del petrolio, inquinanti, non biodegradabili, recentemente inseriti dalla direttiva europea tra i cancerogeni di classe II.
La paraffina è stata dichiarata cancerogena dalla comunità europea; tuttavia a causa di un cavillo (è cancerogena per via delle impurità contenute, ma se un produttore sostiene che la sua è pura, può inserirla nel cosmetico) è ancora ampiamente utilizzata. Per quale motivo? Costa poco e non irrancidisce.
Nel prodotto ricopre la funzione di condizionante, solvente, emolliente.
Poiché non e’ possibile aggiungere materialmente acqua alla pelle, infatti, l’unico potere idratante esercitato da un cosmetico è limitare l’evaporazione dell’acqua presente sulla sua superficie, la paraffina “idrata” formando una vera barriera tra l’epidermide e l’ambiente.
Tale barriera però è innaturale, composta da molecole estranee a quelle dello strato idro-lipidico della pelle (la miscela di grasso e acqua distribuita sull’epidermide che costituisce il’idratazione naturale). La traspirazione ne risulta ostacolata, i germi presenti restano intrappolati dalla paraffina e provocando irritazioni e favorendo l’acne, specialmente su pelli predisposte. Sono pertanto composti comedogenici, che creano un “tappo” sui follicoli piliferi, facendo sì che cheratina, sebo, polvere si ossidino e formando gli odiosi “punti neri”, ovvero i comedoni.
Spesso l’eccesso di untuosità della pelle è causata dal petrolio e dalla sua azione di “soffocamento”: alcuni neonati soffrono di vere e proprie dermatiti da petrolatum.
I prodotti per bambini sono quelli più a rischio, da questo punto di vista.

Ecco l’INCI del famoso olio baby johnson - DA EVITARE:
paraffinum liquidum, isopropyl palmitate, parfum PPT1397

Lettura semplificata INCI: paraffina per la quasi totalità del prodotto (le sostanze presenti in quantità maggiore sono poste all’inizio dell’elenco), un legante/emolliente/solvente, profumo sintetico (probabilmente allergizzante.”

Compriamo del buon olio di mandorle o usiamo piuttosto anche olio di oliva, ma lasciamo il Baby Olio ad ammuffire sugli scaffali in compagnia di altra robaccia .....rs

fonte:https://www.facebook.com/notes/raffaele-scardicchia/la-verit%C3%A0-sullolio-baby-johnson-/443207215990?ref=nf

Alimenti nocivi alla salute che nessuno sa di mangiare!

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E’ in arrivo l’uomo bionico. I metalli che ingeriamo ci stanno trasformando inferramenta ambulanti.
L’elenco che segue riporta alcuni metalli contenuti in prodotti che mangiamo tutti i giorni, metalli come Titanio, Cobalto, Argento.
Basta saperlo. Come per le sigarette è sufficiente aggiungere un’etichetta con su scritto: “Attenzione, vetro all’interno”, oppure “Piombo, Bismuto e Solfato di Bario possono produrre effetti collaterali”.
L’elenco:
Pandoro Motta: Alluminio, Argento
Salatini Tiny Rold Gold (USA): Ferro, Cromo, Nichel (cioè acciaio), Alluminio
Biscotti Offelle Bistefani: Osmio, Ferro, Zinco, Zirconio, Silicio-Titanio
Biscotti Galletti Barilla: Titanio, Ferro, Tungsteno
Macine Barilla: Titanio
Granetti Barilla: Ferro, Cromo
Nastrine Barilla: Ferro
Plum cake allo yogurt Giorietto Biscotti: Ferro. Cromo
Ringo Pavesi: Ferro, Cromo, Silicio, Alluminio, Titanio
Pane carasau (I Granai di Qui Sardegna): Ferro, Cromo
Pane ciabatta Esselunga: Piombo, Bismuto, Alluminio
Pane morbido a fette Barilla: Piombo, Bismuto, Alluminio
Paneangeli Cameo: Alluminio, Silicio
Pane Panem: Ferro, Nichel, Cobalto, Alluminio, Piombo, Bismuto, Manganese
Cornetto Sanson (cialda): Ferro, Cromo e Nichel (cioè acciaio)
Biscotto Marachella Sanson: Silicio, Ferro
Omogeneizzato Manzo Plasmon: Silicio, Alluminio
Omogeneizzato Vitello e Prosciutto Plasmon: Ferro, Solfato di Bario, Stronzio, Ferro-Cromo, Titanio
Cacao in polvere Lindt: Ferro, Cromo, Nichel
Tortellini Fini: Ferro, Cromo
Hamburger McDonald’s: Argento
Mozzarella Granarolo: Ferro, Cromo, Nichel
Chewing gum Daygum Microtech Perfetti: Silicio (cioè vetro)
Integratore Formula 1 (pasto sostitutivo) Herbalife: Ferro, Titanio
Integratore Formula 2 Herbalife: Ferro, Cromo
metalli elencati sono tutti sotto forma di particelle nano e micro-metriche(nano = dal miliardesimo al decimilionesimo di metro, micro = dal milionesimo al centomillesimo di metro).
Nessuno degli inquinanti particolati di cui sopra è biodegradabile e, dunque, restadov'è per sempre.
E dov'è è un tessuto umano.
Chiedo a queste aziende, se vogliono, di dare una spiegazione.
Io la pubblicherò sul blog.
9/11/2005
Per cercare di chiarire alcuni dubbi posti dai vostri commenti, pubblico una integrazione al post.
Alcuni dei metalli elencati come inquinanti fanno parte di quelli che si chiamano OLIGOELEMENTI e, in quell’ottica, sono essenziali per la vita. Per esempio, il Ferro è un componente dell’emoglobina e, se non ci fosse, i nostri tessuti non potrebbero essere ossigenati; il Rame è fondamentale per la formazione dell’emoglobina, il Cobalto è presente nella composizione della Vitamina B12, e così via. Attenzione, però a non cadere nell’equivoco.
Ciò di cui stiamo parlando non sono ioni (atomi) che entrano nella composizione di sostanze naturali e che, non raramente, sono indispensabili per la nutrizione; ciò di cui parliamo sono particelle, minuscoli sassolini, che vengono involontariamente immessi come inquinanti nei cibi.
Le fonti di questi materiali estranei sono tantissime. Tra i tanti esempi che si possono fare, c’è quello del Ferro-Cromo-Nichel nei cibi.
sistemi di macinazione sono spesso costituiti da acciaio (Ferro-Cromo-Nichel, appunto) e questo materiale si usura, perdendo scorie che entrano nel macinato. Queste scorie sono proprio le particelle che non dovrebbero esserci e che, una volta ingerite, entrano nel circolo sanguigno per essere rapidamente sequestrate da vari organi (reni, fegato, ecc.), dove restano in eterno perché non sono biodegradabili.
Il problema è che sono dei corpi estranei e l’organismo li vede come tali, facendo partire una reazione infiammatoria (granulomatosi) che si cronicizza e può diventare cancro o restare, comunque, un’infiammazione che è pur sempre una malattia.
Dunque, un conto è mangiare una bistecca che contiene Ferro organico perché presente naturalmente nel sangue dell’animale del cui muscolo ci stiamo nutrendo e un conto è mangiarsi delle palline piccole piccole di Ferro. Da notare che più queste particelle sono minuscole, più sono aggressive, potendo addirittura penetrare all’interno dei nuclei delle cellule quando la loro dimensione è al di sotto di una certa soglia.
Tra i metalli elencati, comunque, ce ne sono diversi che non entrano in nessuna combinazione biologica utile (Titanio, Bario, ecc.) e sono chimicamente tossici.
Naturalmente le aziende sono tutte perfettamente a posto dal punto di vista legale, non esistendo alcuna legge che imponga non solo l’eliminazione, ma anche solo la ricerca o l’elencazione in etichetta di quelle sostanze.
Che la scienza viaggi con un passo diverso rispetto alla legge è un fatto noto di cui non c’è da stupirsi.
Così come non c’è da stupirsi (anche se può fare leggermente schifo) che le industrienon abbiano alcuna voglia di scoperchiare loro stesse il calderone. Fin che va…
dal blog:

Tutta la verità sulla CocaCola Zero


    Molti consumatori in Norvegia che avevano acquistato bottiglie di Coca-Cola Zero da 1,5 l, si sono lamentati del fatto che esse contenevano strane particelle. La divisione norvegese della Coca-Cola Zero dichiarò che alcuni ingredienti, in una partita di produzione, non erano stati mescolati bene.
Secondo quanto riportato, il ciclamato di sodio, che permette di mantenere basso il prezzo di mercato e al contempo offrire un sapore più naturale e fino 600 volte più dolce rispetto agli altri edulcoranti, è uno degli additivi presenti nella versione europea del nuovo prodotto “Coca Cola Zero”. L’utilizzo di questo dolcificante (che tra gli ingredienti viene riportato come "ciclammato", quindi con un errore) è stato proibito negli Stati Uniti circa 40 anni fa dalla Food and Drug Administration, l’ente governativo statunitense che, tra le altre cose, è incaricato di vigilare sugli alimenti. L'agenzia aveva vietato l’edulcorante dopo aver scoperto che causava cancro nei topi ai quali veniva somministrato.
Tuttavia in base a studi successivi la FAO si è espressa favorevolmente rispetto al consumo quotidiano di ciclamato nella quantità massima di 0-11 mg/kg.
Questa bibita, che secondo l’impresa ha riscosso un enorme successo, rispetto alla maggior parte delle innovazioni che la Coca Cola ha cercato di introdurre recentemente, è al momento il fiore all’occhiello della multinazionale, poiché non appena è stata messa in vendita ha ricevuto subito l’approvazione dei consumatori, dato che si tratta di un prodotto senza calorie dal sapore molto simile alla formula tradizionale.
Dal  blog dell’ecodottore  ,  Enrico Pandiani – A differenza di quella venduta negli Usa, l'amata “CocaCola Zero” contiene il ciclamato , edulcorante intenso sintetizzato per la prima volta nel 1937 negli Stati Uniti.
In tale data, infatti, studi su animali mostrarono come tale sostanza provocasse l'insorgenza di cancro alla vescica, al fegato, al colon e alla prostata e problemiall'apparato genitale maschile come atrofia testicolare e bassa conta spermatica.
Nonostante l'evidenza scientifica contro il suo utilizzo, il governo italiano ha deciso di fidarsi dei legali della CocaCola che motivano la sicurezza del prodotto con il fatto che il ciclammato sia utilizzato in 50 paesi e approvato dalla legislazione europea e italiana. C’è però da sottolineare che gli stessi Stati Uniti abbiano vietato l’utilizzo di questa sostanza fin dal 1969.
Come se non bastasse, anche lAgenzia internazionale per la ricerca sul cancro(Iarc), che classifica le sostanze in base alla loro cancerogenicità, ha ritenuto non convincenti i dati sul ciclammato, ma la sua obiezione non è stata ascoltata.
Una legislatura seria dovrebbe porsi come obiettivo quello di prevenire i problemi di salute delle persone e, nel dubbio, evitare di esporre la popolazione a sostanze potenzialmente tossiche. Purtroppo viviamo in un'epoca in cui la responsabilità della propria salute è solo di noi stessi.
fonte: http://www.telefonagratis.org/2012/01/05/cocacola/cocacola_zero_fa_male_.htm