martedì 19 luglio 2011

La malattia della 'bella addormentata': una misteriosa sindrome la fa dormire per giorni interi



Nella fiaba della Bella Addormentata, la protagonista è una principessa che si addormenta per cento anni per colpa di una strega cattiva. Ma quella di Louisa Ball è una storia vera, e la sua 'maledizione' è una sindrome misteriosa. 

BELLA ADDORMENTATA - La Bella Addormentata dei nostri giorni è una 17enne di Worthing, in Inghilterra, chiamata Louisa Ball. Come raccontato dalla diretta interessata in un’intervista per la tv Abc, tutto è partito da «un brutto raffreddore, febbre … ed è stato da allora che ho incominciato a dormire». Senza mai fermarsi, anche per dieci o 14 giorni di fila. Ma tra le particolarità della «Bella Addormentata» c’è anche la tendenza a mangiare in modo vorace. Il padre, Rick Ball, osserva che «è capace di ingoiare qualsiasi altra cosa le capiti sottomano. E’ come un criceto prima di cadere in letargo, che si rimpinza di cibo per resistere il più a lungo possibile». 

COMPORTAMENTI INSPIEGABILI – Prima di addormentarsi Louisa Ball diventa aggressiva, quasi primordiale, con molti sbalzi d’umore. «E’ orribile e spaventosa, come se mia figlia diventasse un’altra persona», sottolinea la madre Lottie Ball. Come raccontato dalla stessa Louisa, «quando mi sveglio sono sempre confusa e non so dire che giorno sia, perché non so mai per quanto tempo ho dormito. E quando me ne rendo conto, mi stupisco sempre di quanto a lungo sia rimasta addormentata».

SINDROME RARISSIMA - La 17enne inglese non è però l’unica persona con questa rara malattia, nota agli esperti come sindrome di Kleine-Levin. Si tratta di un raro disturbo del sonno, individuato per la prima volta nel 1925. Questa sindrome colpisce soprattutto persone di sesso maschile durante l’età adolescenziale. Le persone di sesso femminile con questa malattia, tra cui appunto Louisa Ball, sono rarissime. Le fasi di «letargo» in media si ripetono ogni sei mesi o un anno e, con il passare del tempo, tendono a ridursi fino a scomparire in modo spontaneo nell’arco di dieci o 12 anni.

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