PALERMO (Reuters) - Scarseggiano benzina e alimentari deperibili in molte città della Sicilia per la protesta di camionisti, pescatori, agricoltori e attivisti contro il prezzo dei carburanti, con numerosi blocchi ai tir.
Intanto l'autorità di garanzia sugli scioperi ha detto che i blocchi in Sicilia sono vietati dal codice e che l'Autorità sta valutando sanzioni.
"L'Autorità di garanzia sugli scioperi (...) valuterà se ricorrano le condizioni per esercitare il potere sanzionatorio di cui dispone", si legge in una nota diffusa oggi dall'organismo, in cui precisa che ai primi di gennaio aveva dichiarato la legittimità dello sciopero proclamato dagli autotrasportatori siciliani dell'Aias.
Ieri il sindacato agricolo Cia ha quantificato in milioni di euro i danni derivanti all'economia agricola siciliana dai blocchi lanciati dal cosiddetto "Movimento dei forconi" e dai trasportatori aderenti all'Aias.
A Palermo i benzinai sono quasi tutti chiusi e gli alimentari deperibili - soprattutto frutta, verdura e surgelati - sono in fase di esaurimento anche nei supermercati mentre i presidi dei manifestanti al porto stanno bloccando molti camion.
Blocchi anche a Catania dove, come a Palermo, ci sono presidi ai caselli autostradali.
I manifestanti inoltre stanno interrompendo il traffico dei grandi auto-articolati lungo le strade statali a Siracusa e Ragusa.
A Gela invece ci sono presidi davanti alla raffineria Isab con blocchi ai camion che trasportano benzina da raffinare o raffinata destinata all'isola ma anche al resto d'Italia.
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