Siete soddisfatti della vostra vita?
E del vostro coniuge?
Che voto date alla vostra salute fisica e mentale?
Avete un lavoro?
Ne siete soddisfatti?
E del vostro salario?
Siete contenti di vivere nel vostro quartiere?
Avete paura del crimine?
Qual è il vostro grado di istruzione?
Vi fidate dei politici nazionali e locali?
Non si tratta del test di una rivista patinata, ma delle
dieci domande che il governo britannico sta rivolgendo,
mediante un formulario, ai propri cittadini.
Gli americani restano i più cool del mondo
Al di là delle apparenze, l’iniziativa è serissima, con tanto
di consulenze di due Nobel per l’Economia:
Joseph Stiglitz e Amartya Sen. Tutto inizia l’anno scorso,
quando il premier David Cameron, a novembre,
decide di rendere operativo un suo cavallo di battaglia:
il Pil – questo è il concetto - non è sufficiente per
determinare lo stato di benessere o il progresso di
un Paese. Serve un nuovo indicatore, in grado di comprendere
nuove categorie. Dà, così, mandato all’Office for National
Statistics di mettere a punto le domande per l’ideazione
dell’”indice di felicità”
Le più indebitate ma felici? Grecia e Italia
Da ieri, quindi, è in vigore il programma “National Well-being”.
Le risposte degli abitanti del Regno Unito finiranno nel British
Household Panel Survey, un database cui verranno aggiunte
le statistiche ufficiali con i dati su ambiente ed economia.
http://it.notizie.yahoo.com/dieci-domande-per-misurare-la-felicit%C3%A0.html
Nessun commento:
Posta un commento