Nella prima puntata dello show di Fiorello il picco massimo
di audience (49%) è stato raggiunto durante la sua esibizione.
Dal 18 novembre in radio passa il singolo "Inevitabile", in cui
duetta per la prima volta con Eros Ramazzotti. Giorgia, 40 anni,
si gode il momento. E' legata a Emanuel Lo, ballerino e cantante
più giovane di lei di otto anni, il 18 febbraio 2010 è nato il loro
bambino, Samuel. Dovrebbe essere una donna felice, ma quando,
intervistata da Vanity Fair, le si chiede della felicità, risponde:
"E' la prima domanda che mi ha fatto Emanuel, otto anni fa.
Lavoravamo insieme per un tour, lui aveva cominciato a corteggiarmi
e io ero tutta sulla difensiva. Pensavo: figurati se posso fidarmi di lui...
Non capivo che cosa c’entravo io con un fico così...
Chissà che mazzata poi m’aspetta – pensavo - se mi metto con uno
come lui: giovane, vitale. Poi la vita per fortuna a un certo punto
non mi ha più permesso di pensare. Abbiamo cominciato a baciarci
una sera, in macchina e, appunto, Emanuel mi ha chiesto se ero felice"...
Giorgia non sapeva rispondere, probabilmente traumatizzata dalla
scomparsa del compagno, Alex Baroni, in un'incidente nel 2002:
"Ero sempre stata così ansiosa di farmi voler bene, e così convinta
di non meritarmelo, che vivevo come nell’attesa costante che qualcosa
di tremendo potesse succedermi... La morte di Alex, dentro di me,
io ce l’avrò per sempre... Piangevo perché avrei voluto morire anch’io,
con lui... Poi, qualcosa dentro di me ha deciso di resistere, sopravvivere".
Però lo fece: "Indignata. Felice? Certo che no. Come si fa a essere felici?
L’ho detto con quel tono da donna navigata che si rivolge a un ragazzino
ingenuo... E invece lui capiva tutto, molto meglio di me. È rimasto fermo,
come una colonna, di fronte a tutti i miei tentativi di boicottare il nostro amore.
Siamo arrivati anche a lasciarci per un anno. Ma lui era ancora lì.
E ha persino ottenuto che un giorno, a quella domanda, gli rispondessi
sì, sono felice". L'amore l'ha cambiata, ma soprattutto la felicità è arrivata
in un momento preciso: "La prima volta che ho tenuto nostro figlio in braccio...
Per anni diventare madre è stata una specie di ossessione: e lì è davvero
l’uomo che fa la differenza. Ho avuto due aborti spontanei, rischiavo di
ricadere dentro a un meccanismo malato di autocompiacimento della sofferenza.
Ma Emanuel anche in quell’occasione non si è lasciato abbattere. E quando
abbiamo smesso di pensarci sono rimasta incinta... Samuel mi ha costretta a
venire a patti con la mia angoscia, con la paura delirante che tutto possa
andare a rotoli da un istante all’altro. Non sono ancora riuscita a eliminarla:
ma la tengo a bada".Le ferite del cuore possono guarire. Giorgia,
sopravvissuta grazie ai suoi uomini, sorride.Foto: kikapress.com © Gossip.it