domenica 31 luglio 2011

SOPRAVVISSUTI/ Spade ficcate in fronte, chiodi nel cranio, forbici in pancia e tutti gli altri reduci "improbabili"


Neanche fosse un cartone animato, dove è impossibile morire o farsi male sul serio; un ragazzino cinese, Zhang Bin, sta scherzando a casa sua con tre amici. Uno di loro ha portato con sé una spada. Ad un certo punto, in un modo che Zhang non ricorda e non riesce a spiegarsi, si ritrova con la spada piantata nel cranio, sulla fronte. A 5 centimetri di profondità. I medici dell’ospedale locale si rendono conto che non riescono a curarlo – perché, evidentemente, era sopravvissuto – e si decide di portalo presso un ospedale della provincia di Changsha. C’è un grosso inconveniente:il 15enne deve sopportare in quelle condizioni 4 ore di automobile. I dolori sono fortissimi, e perde molto sangue. Tuttavia, giunge al centro in tempo. E, dopo un’operazione di 4 ore, i medici estraggono l’arma. La lama, fortunatamente, non aveva toccato alcun nervo importante né le arterie del cranio. E il ragazzo sembra che si rimetterà completamente. Un caso  eclatante, miracoloso, e improbabile. Ma non così eccezionale come si sarebbe portati a pensare. Di casi di cronaca del genere, infatti, ce ne sono eccome, rispetto ad alcuni, quello del giovane cinese, appare quasi come banale routine.
LA FRECCIA NEL CRANIO - Nel ’92 Arthur Ekvalla rischiò di essere ucciso dal compagno di stanza, in un modo decisamente originale. Si svegliò con un fortissimo dolore alla testa, e vide l’amico che stava ricaricando un arco. Riuscì, nonostante il dolore, a strapparglielo e metterlo in fuga. Lo stava ricaricando, perché una freccia l’aveva già scoccata. Si trovava nella testa di Arthur, che riuscì ad arrivare all’ospedale aiutato dalla polizia, con l’arma che gli trapassava la testa – entrata dalla base del collo e uscita dalla testa – ma che non aveva intaccato zone vitali.
12 CHIODI FICCATI IN TESTA - Un uomo, in Oregon, nel 2005, si era recato in ospedale con un forte mal di testa. I medici scoprirono che aveva conficcati in testa ben 12 chiodi. Scoprirono che fu lui stesso a spararseli. Aveva tentato il suicidio sotto l’effetto di anfetamine. A parte i dolori, era tutto sommato in buone condizioni. Le radiografie rivelarono qualcosa di sconvolgete: i pezzi di ferro erano infilati per 5 centimetri, 2 si trovavano sotto l’orecchio destro, 6 tra l’occhio e l’orecchio destro, e 4 nella zona di sinistra della testa. L’uomo è stato successivamente ricoverato nel reparto psichiatrico.
VIVE PER 64 ANNI CON UN PROIETTILE IN TESTA - Jin Guangying, una donna cinese dello Shuyang, nella provincia di Jiangsu, ha vissuto per 64 anni con un proiettile in testa. Nel ’43, mentre stava portando dei viveri al padre guerrigliero, fu colpita da un proiettile di rimbalzo. Perse conoscenza, e per 3 mesi venne curata con erbe medicinali. Allora aveva 13 anni, e per la parte rimanente della sua vita rimosse l’episodio. Fino a quanto, ormai 77enne, nel 2007, non venne ricoverata in ospedale per i dolori alla testa, così forti da impedirgli di uscire. I familiari temettero il peggio, un tumore. “Per fortuna”, si trattava solo di un proiettile in testa.
UNA LAMA DI 13 NEL CRANIO – Un atto eroico che avrebbe potuto costargli la vita. Un ragazzo di 15 anni, nel 2008, in Inghilterra, era intervenuto, con due amici, per sventare uno scippo su un bus di Walworth, nel sud di Londra. La reazione del rapinatore era stata di una brutalità impressionante, e lo aveva colpito con un coltello da cucina. Il suo intento, evidentemente, era quello di uccidere. Il 15enne, infatti, è arrivato in ospedale con la lama di 13 centimetri penetrata in profondità nel cranio. Si era fermata poco sopra l’occhio, ma non aveva leso parti vitali. I medici dissero che se i suoi amici avessero provato a estrarre l’arma, sarebbe morto all’istante.
CON UN PROIETTILE IN TESTA, SI PREPARA IL TE’ - Nel 2009 un uomo sparò alla moglie, Tammy Sexton, 47 anni, del Missisipi, alla testa. Poi, si tolse la vita. Giunto sul posto, lo sceriffo trovò la donna, in cucina, che si stava preparando il tè. «Quando sono arrivato la signora si teneva uno straccio in testa per tamponare la ferita. Era cosciente, anche se un po' confusa su quello che era appena accaduto. E si stava facendo un tè», raccontò lo sceriffo Mike Byrd. Trasportata in elicottero in ospedale, i medici capirono che era sopravvissuta perché il proiettile le era entrato dalla fronte e uscito dalla nuca senza colpire arterie o punti vitali.
9 ANNI CON LE FORBICI IN PANCIA – Risale al 2009 la storia di Anna Maria Giornello, romana, all’epoca 63enne. Nel 2000 i medici dell’ospedale Marino, del comune dei Castelli, alle porte di Roma sud le asportarono l’utero e le ovaie. E si dimenticarono all’interno della sua pancia le forbici chirurgiche. Solo dopo 9 anni, e infinti dolori e fastidi, le radiografie rivelarono la presenza dell’oggetto metallico che fu rimosso presso l’Umberto I di Roma
SOPRAVVIVE A 21 PROIETTILI  - Il record di sopravvivenza dopo esser stato colpito da dei proiettili spetta ad un 23 di New York: la polizia, nel 2010, ha sparato ad Angel Alvarez ben 21 volte. Era stato fermato dopo aver sparato ad una persona di Harlem e le forze dell’ordine si erano trovate a dover aprire il fuoco. Era stato colpito alla braccia, alle gambe, al torace e alla pancia. Ma in nessun punto vitale. Ora è ricoverato in ospedale, è conscio, parla, e si riprenderà.
VIVE 4 ANNI CON UN COLLTELLO IN TESTA -2011 Mer Li, 37enne di Yuxi, cittadina cinese, ha vissuto per 4 anni con coltello piantato in testa. E per 4 anni non se n’è accorto. Lo hanno scoperto i medici quando, recandosi in ospedale, i medici hanno scoperto che nel suo cranio albergava una lama di 10 centimetri. Non sapeva spiegarsi il perché facendo mente locale, si era ricordato che 4 anni prima, in una colluttazione con dei rapinatori, aveva avuto la peggio, ed era stato malmenato. Fu allora, probabilmente, che uno dei malviventi lo accoltellò. L’uomo è stato operato e la lama gli è stata estratta dalla testa.
IL PALETTO IN TESTA NELLA STRAGE DI OSLO - Anche nel corso del primo dei due attentati, ad opera di un folle di tendenze neonaziste, che hanno insanguinato Oslo si è verificato un caso del genere. Line Nersnaes, una donna di 50 anni, si trovava all’interno di un edificio colpito dall’autobomba, ma era sopravvissuta. L’esplosione aveva distrutto il telaio di legno di una finestra, e un frattempo di ampie dimensioni gli si era piantato nella testa, vicino alla tempia sinistra. La donna no si era accorta di niente. Semplicemente continuava ad accusare un forte mal di testa senza riuscire a spiegarsi il perchè.

Catherine Spaak cancellata da Facebook

Roma, 30 lug. (Adnkronos) - Facebook ha cancellato Catherine Spaak: La nota attrice, ex conduttrice di 'Harem', rubrica che riprone su dazebaonews.it, e che sta per pubblicare con la Mondadori il libro ''L'amore blu''. si dice "veramente senza parole" e spiega: "Avevo aperto qualche mese fa il profilo di Facebook attraverso il quale sono entrata in contatto con tantissime persone che mi hanno chiesto l'amicizia".
"Tuttavia - prosegue la Spaak - questo importante canale di comunicazione mi e' stato chiuso senza tra l'altro mi fossero date delle spiegazioni tali da giustificarne il provvedimento, arrecando un danno alla mia immagine personale".
"Mi sono accorta che esistono altri account aperti con il mio nome e provvedero' quanto prima a denunciare agli organi competenti questo uso improprio. Nel frattempo - conclude la Spaak - mi scuso con tutte quelle migliaia di persone che sono entrate in contatto con me su Facebook e che ora vedono la mia pagina scomparsa. Purtroppo non e' dipeso da me e spero presto che il servizio sia regolarmente ripristinato''.

NUDI IN CENTRO A MILANO: IDENTIFICATI CINQUE RAGAZZI


MILANO - Nudi in centro, come se nulla fosse. Cinque giovani, tre donne e due uomini, già al centro di episodi analoghi in passato e che fanno parte dell'area anarchica milanese, sono stati ieri sera identificati dalla polizia dopo essere stati 'beccati' senza veli in pieno centro, in piazza XXIV Maggio, zona della movida di Milano. 
All'arrivo della polizia i ragazzi si sono lamentati «per la mancanza di libertà di espressione e per lo scarso senso dell'umorismo delle forze dell'ordine». Uno di loro camminava nudo per la piazza mentre gli amici lo aspettavano, anche loro senza vestiti, a bordo di un'auto.

GIOCA 12 ORE CON LA XBOX: TROMBOSI LO UCCIDE


SHEFFIELD - Una trombosi venosa lo ha stroncato, dopo che aveva giocato per 12 ore alla XBox. E' accaduto ad un ventenne di Sheffield, Chris Staniforth, morto pochi giorni fa a causa dell'ostruzione di una vena. Il padre David ha raccontato al tabloid The Sun il suo dolore, ricordando la passione che Chris aveva per i videogames. "Come genitore credevo che fosse una passione innocua, non avrei mai immaginato che sarebbe successa una tragedia del genere - ha detto - ci sono bambini in tutto il mondo che usano questi videogames, la maggior parte di loro non ne conosce i rischi". 
Chris aveva avvertito, da qualche ora, un forte dolore al petto, ma non sapeva di cosa si trattasse: successivamente, è collassato ed ha smesso di respirare dopo pochi minuti. Inutile è stato l'intervento dei medici che cercavano di rianimarlo. Il medico legale che ha esaminato il caso ha imputato la morte ad una trombosi venosa profonda, secondo i genitori (e secondo il Sun) legata proprio alla sua abitudine di giocare troppo tempo con la XBox. 

sabato 23 luglio 2011

Mamma su Facebook mentre il figlio annegava: condannata Succede in Colorado. Per il tribunale dovrà scontare dieci anni di carcere


Corbis ImagesMorto il figlio di 13 mesi, lei, mamma del Colorado addolorata, nel settembre scorso è andata dai giudici e ha confessato: «È annegato nella vasca mentre io giocavo su Facebook». 

Oggi, quegli stessi giudici,
 l'hanno condannata per abuso di minore e per omicidio involontario: Shannon Johnson, 34 anni, dovrà scontare dieci anni di carcere. 
E poi viverne altri cinque in libertà vigilata.

Florida, teenager uccide i genitori e dà una festa Un ragazzo di 17 anni ha ucciso a martellate i genitori, li ha nascosti in casa e ha organizzato su Facebook una festa


Brutale omicidio in Florida. A St. Lucie un ragazzo di 17 anni ha ucciso a martellate i genitori, ne ha nascosto i cadaveri in casa e poi organizzato una festa. Secondo gli agenti, sabato scorso, all'ora di pranzo, Tyler ha creato su Facebook un evento, invitando tutti gli amici a una festa a casa sua prevista per la sera. Subito dopo, armato di martello, ha ammazzato i genitori, Blake e Mary-Jo. Ha poi trascinato i corpi dentro la camera da letto matrimoniale, coprendoli con «libri, asciugamani, qualsiasi cosa sia riuscito a trovare nella casa», come ha raccontato lo sceriffo. 
Alle 21, circa quaranta teenager si sono presentati alla festa. Non si sa se qualcuno di loro ha scoperto i cadaveri, però la polizia ha ricevuto una chiamata anonima intorno alle 4 di mattina. Presentatisi a casa Hadley, hanno trovato Tyler «nervoso». Il ragazzo continuava a ripetere che i genitori erano fuori città. Gli agenti hanno poi esaminato la casa e trovato i corpi, con l'arma del delitto tra loro. Tyler, arrestato, ha negato di avere ucciso i genitori, e non ha fatto nessuna ammissione. Resta un mistero il movente del duplice omicidio. Il ragazzo sarà processato come un adulto.

La "bambina dei mattoni" commuove il mondo

Islamabad, Pakistan. Una bambina si lava le mani con le poche gocce d'acqua che escono da tubi di gomma posti all'estremità di un camion. La foto di questa bambina ha fatto il giro del mondo, diventando il simbolo della carenza d'acqua in Pakistan, giunta a livelli insostenibili soprattutto nelle zone di confine. Lo sguardo dolcissimo della bambina ha colpito i giornalisti di mezzo mondo, e sembra che in Pakistan stiano cercando di risalire alla sua identità. La foto, diffusa dall'agenzia AP, è stata scattata da Muhammed Muheisen in una fabbrica di mattoni. Da qui il nome con il quale è stata identificata per ora la foto: "La bambina dei mattoni"
Islamabad, Pakistan. Una bambina si lava le mani con le poche gocce d'acqua che escono da tubi di gomma posti all'estremità di un camion. 

La foto di questa bambina ha fatto il giro del mondo, diventando il simbolo della carenza d'acqua in Pakistan. La mancanza di approvigionamenti è arrivata a livelli insostenibili soprattutto nelle zone di confine. 

La bambina ritratta in questa foto, scattata da Muhammed Muheisen, ha colpito i giornalisti di mezzo mondo per il suo sguardo dolcissimo, in netto contrasto con l'ambiente difficile in cui vive.
Sembra che in Pakistan stiano cercando di risalire alla sua identità. La foto è stata scattata in una fabbrica di mattoni, da qui il nome con il quale è stata identificata per ora l'immagine: "La bambina dei mattoni".

Oslo attentato: il terrorista è un fondamentalista cristiano

Anders Behring Breivik attacchi Norvegia
Norvegese, conservatore, cristiano fondamentalista di estrema destra. Questo l’identikit del killer che nella giornata di ieri si è reso protagonista del tragico attentato di Oslo, in Norvegia, che ha causato la morte a più di 90 persone e che ha visto la città cadere nel terrore assoluto per il doppio agguato. Il suo nome è Anders Behrin Breivik e sulla sua pagina Facebook si descrive così: “32 anni, conservatore, cristiano, amante di musica classica e videogame di guerra.”

Una descrizione che letta con l’immagine di Oslo negli cchi risulta decisamente inquietante. L’uomo è stato arrestato mentre tentava di dileguarsi con le vesti di poliziotto, ma secondo le autorità norvegesi Breivik potrebbe non aver agito da solo, dunque si cercano le tracce di un secondo complice che potrebbe aver organizzato insieme al killer di estrema destra il doppio attentato di Oslo.
Così la mente torna a quel 1995, anno in cui due attentatori di estrema destra attaccarono un palazzo federale con un camion bomba causando la morte di 250 persone.
Nel frattempo si teme che il bilancio delle vittime sia destinato a salire inesorabilmente e la città di Oslo continua a vivere le ore che passano con il terrore negli occhi e con la consapevolezza che difficilmente si potrà dimenticare la tragica giornata di ieri.
Seppur inutilmente, vogliamo unirci simbolicamente in un abbraccio di grande affetto all’intera città così come all’intera nazione norvegese e a tutte le famiglie delle vittime della follia di Anders Behrin Breivik. Speriamo che la giustizia faccia immediatamente il suo corso.

Amy Winehouse morta a 27 anni come i grandi della musica rock

Può esserci solo un'umana rabbia nel dover constatare che la morte prematura della povera Amy Winehouse era prevista. Trovata morta in casa. Dopo un disastro esistenziale da brividi. Anche lei a 27 anni (28 li avrebbe compiuti a settembre), l'età degli angeli maledetti, la stessa di Jimi Hendrix, Jim Morrison, Janis Joplin.
Già, Janis: era dai tempi della sua disperata parabola che non si vedeva un talento femminile così grande, un personaggio con un carisma così imponente, una ragazza bianca che cantava come se fosse cresciuta a Memphis, immergendo in una stilosissima salsa british la grande tradizione di Aretha, Ruth Brown, Dinah Washington. E fa rabbia pensare che l'ultima sua apparizione pubblica, a Belgrado, sia stata un penoso disastro: ubriaca e strafatta è salita sul palco barcollante e farfugliante, senza riuscire a cantare neanche una nota in modo decente. Fischiata, umiliata nel mondo attraverso gli impietosi filmati di Internet. L'inevitabile annullamento della tournee europea, era attesa anche a Lucca, si è rivelato, purtroppo, il tragico prologo a una fine annunciata. La carriera di Amy è durata pochi anni: due album, 'Frank', del 2003, promettentissimo esordio, e 'Back to Black' del 2006, il disco dell'esplosione, lo squillante annuncio di una predestinata. Certo a pensare ora che il suo grande hit sia stato 'Rehab', dove lei risponde "no, no, no ..." ai genitori che la vorrebbero far disintossicare fa venire i brividi. Fino a che è stata in grado, Amy Winheouse era un'interprete strepitosa anche dal vivo: non aveva una grande estensione e non indulgeva nelle acrobazie un po' gratuite delle sue colleghe più celebri. Ma andava all'essenza delle emozioni, come le grandi della musica black, conosceva bene i segreti della melodia, dei sottintesi, cantava benissimo le ballad, vedi 'Love is a Loosing Game', aveva un suo stile, anche se figlio diretto di una tradizione. E 'Back to Back' è un disco con arrangiamenti e suoni perfetti. Non a caso la Winehouse ha creato qualcosa più di un trend, ha favorito la rinascita di una sorta di nuova versione della Cool Generation inglese dei tardi anni '80, quella degli Style Council, Working Week, i primi Everything but the Girl. Molto presto però Amy è diventata la protagonista assoluto del gossip tossico, come se volesse trasferire nel mondo del pop gli incubi chimici di 'Trainspotting': il suo disastroso matrimonio con Blake Fielder-Civil, fatto di botte, overdose, ricoveri, persino la galera per lui, il divorzio e, in ultimo, la denuncia per stalking nei confronti dell'ex marito da parte della sua nuova compagna, è un po' l'emblema di una deriva autodistruttiva che le ha distrutto la vita. Era un obiettivo privilegiato di paparazzi e specialisti del gossip, il suo lento suicidio è avvenuto in pubblico, sotto gli occhi del mondo. Niente e nessuno è riuscito a fermare questo disastro: resta solo una pietà profonda nel dover raccontare che un talento così speciale se ne sia andato in un modo così triste.

venerdì 22 luglio 2011

Sanita': a Sulmona (Aq) mamma per la prima volta a 58 anni

Roma, 21 lug. (Adnkronos Salute) - Mamma per la prima volta a 58 anni: è avvenuto a Sulmona (Aq), dove la donna, residente nella valle Peligna, ha dato alla luce un bimbo sano, di tre chili e mezzo, nel reparto di Ostetricia dell'ospedale cittadino, diretto da Paolo Santarelli.
Si tratta del primo figlio della donna, che è ricorsa a tecniche di procreazione medicalmente assistita per il concepimento. Mamma e figlio sono in ottime condizioni, dopo il parto avvenuto questa mattina con taglio cesareo.

Foto segnaletica in abito da sposa Il giorno più bello della vita di Tammy Lee Hinton si è trasformato in un incubo.

La foto segnaletica di Tammy Lee Hinton
Questa foto diffusa da un quotidinao locale, con l'approvazione dell'ufficio dello sceriffo di Jackson, Michigan, mostra Tammy Lee Hinton in abito da sposa. Una foto ricordo insolita, visto che si tratta di una foto segnaletica.

Le autorità hanno spiegato che la sposa è stata arrestata subito dopo il matrimonio in una chiesa nelel vicinanze di Jackson. L'accusa risaliva a tre anni prima, quando la signora si era resa colpevole di furto d'identità. Sarebbe dovuta comparire in tribunale il 18 luglio, ma non si è presentata e la sua assenza ha fatto scattare l'arresto.

La Hinton è stata rilasciata in meno di 30 minuti, ma la disavventura le ha rovinato il giorno del sì. 

martedì 19 luglio 2011

Uomo risucchiato dal geyser, l'ultima foto

David Potts poco prima di morire
LO SCATTO DELLA TRAGEDIA - David Potts di San Anselmo, in California, si trovava a Nakalele Point con il figlio e la compagna quando è stato aspirato nelle cavità sotterranee. Una tragedia senza alcun preavviso, davanti a decine di turisti rimasti sotto choc e a un testimone che ha fotografato l’istante prima della tragedia. Potts, 44 anni, è morto dopo essere stato inghiottito da un geyser di origine vulcanica (per la precisione un blowhole') in grado di scagliare l’acqua a decine di metri di altezza, ogni volta che la grotta sottostante si riempie. Il turista Rocco Piganelli lo aveva fotografato proprio nel suo ultimo secondo di vita. Il suo scopo era riprendere le figlie, ma solo più tardi si è accorto che senza volerlo aveva immortalato l’attimo prima della tragedia. 

CORPO VOLATILIZZATO - La morte improvvisa del 44enne californiano è avvenuta mentre la famiglia di Piganelli assisteva, senza potere fare nulla per salvarlo. Il testimone ha raccontato all’Associated Press che Potts è riemerso per un istante dall’acqua prima di scomparire nuovamente dopo un secondo spruzzo dalla cavità di nemmeno un metro di diametro. Le ricerche della polizia sono state vane, in quanto il corpo di Potts non è stato trovato e gli agenti hanno rinunciato a proseguire le ricerche. Secondo le autorità locali purtroppo non è la prima tragedia di questo tipo che si verifica sull’isola di Maui e probabilmente non sarà l’ultima. 

La malattia della 'bella addormentata': una misteriosa sindrome la fa dormire per giorni interi



Nella fiaba della Bella Addormentata, la protagonista è una principessa che si addormenta per cento anni per colpa di una strega cattiva. Ma quella di Louisa Ball è una storia vera, e la sua 'maledizione' è una sindrome misteriosa. 

BELLA ADDORMENTATA - La Bella Addormentata dei nostri giorni è una 17enne di Worthing, in Inghilterra, chiamata Louisa Ball. Come raccontato dalla diretta interessata in un’intervista per la tv Abc, tutto è partito da «un brutto raffreddore, febbre … ed è stato da allora che ho incominciato a dormire». Senza mai fermarsi, anche per dieci o 14 giorni di fila. Ma tra le particolarità della «Bella Addormentata» c’è anche la tendenza a mangiare in modo vorace. Il padre, Rick Ball, osserva che «è capace di ingoiare qualsiasi altra cosa le capiti sottomano. E’ come un criceto prima di cadere in letargo, che si rimpinza di cibo per resistere il più a lungo possibile». 

COMPORTAMENTI INSPIEGABILI – Prima di addormentarsi Louisa Ball diventa aggressiva, quasi primordiale, con molti sbalzi d’umore. «E’ orribile e spaventosa, come se mia figlia diventasse un’altra persona», sottolinea la madre Lottie Ball. Come raccontato dalla stessa Louisa, «quando mi sveglio sono sempre confusa e non so dire che giorno sia, perché non so mai per quanto tempo ho dormito. E quando me ne rendo conto, mi stupisco sempre di quanto a lungo sia rimasta addormentata».

SINDROME RARISSIMA - La 17enne inglese non è però l’unica persona con questa rara malattia, nota agli esperti come sindrome di Kleine-Levin. Si tratta di un raro disturbo del sonno, individuato per la prima volta nel 1925. Questa sindrome colpisce soprattutto persone di sesso maschile durante l’età adolescenziale. Le persone di sesso femminile con questa malattia, tra cui appunto Louisa Ball, sono rarissime. Le fasi di «letargo» in media si ripetono ogni sei mesi o un anno e, con il passare del tempo, tendono a ridursi fino a scomparire in modo spontaneo nell’arco di dieci o 12 anni.

Donna denuncia marito vampiro L'uomo ha costretto per tre anni sua moglie a prelievi per bere il suo sangue.


Sembrerebbe una storia tratta da un film dell’orrore, ma purtroppo si tratta di una storia vera che fa pensare che i vampiri in fondo non sono solo creature fantastiche, ma che camminino inosservati in mezzo a noi.

Una donna di 22 anni residente nello stato indiano del Madhya Pradesh ha denunciato il proprio marito per un’insolita molestia. L’uomo dopo averla sposata ha cominciato a bere il suo sangue, ogni giorno prelevandolo con una siringa. Una volta preso, il sangue veniva versato in un bicchiere che il marito “vampiro” beveva.

“L’ha fatto regolarmente per tre anni,” dice la donna al The Times of India “minancciando terribili conseguenze se io avessi rivelato questa storia a chicchessia”.

La coppia si è sposata nel 2007 e pochi mesi dopo il matrimonio, il marito ha iniziato a mettere in pratica il suo bizzarro rituale, aspirando il sangue della moglie dalle sue vene e versandolo poi in un bicchiere. L’uomo, un agricoltore, ha continuato a bere il sangue anche quando la donna è rimasta incinta.

Dopo aver dato alla luce il suo primogenito, la moglie si è ribellata alla tirannia vampiresca dell’uomo, anche perché gli effetti di questi prelievi forzati cominciavano ad avere ripercussioni sulla sua salute. L’uomo ha reagito aggredendola fisicamente.

La donna ha cercato rifugio presso la propria famiglia che, dopo aver ascoltato il terrificante racconto, l’ha aiutata a denunciare il marito.

giovedì 14 luglio 2011

L'incidente di un gufo lascia strana impronta sulla finestra Tornata nella sua casa di Kendal, Gran Bretagna, una donna ha trovato l'impronta completa di un gufo su un vetro. Un fenomeno molto curioso ha 'stampato' l'immagine del volatile sulla finestra di casa.

Sally Arnold non sapeva come spiegarsi la strana sagoma trovata sul vetro della sua casa di Kendal: la silhouette di un gufo, completa di occhi e becco, stampata sulla finestra. Il volatile ci è andato a sbattere lasciando una chiara traccia della collisione.

Gli esperti della Royal Society for the Protection of Birds (RSPB), interpellati dalla donna, hanno spiegato che la polvere bianca che disegna la figura del gufo è una sostanza prodotta da alcuni tipi di uccelli per proteggere il piumaggio, renderlo impermeabile all'acqua e al freddo.

Come riporta la BBC, la proprietaria della casa non ha trovato nessun gufo nel suo giardino e ci sono buone possibilità che l'animale, nonostante il duro colpo, non abbia subito conseguenze significative.

"Collisioni di questo tipo non sono rare - hanno spiegato gli esperti della RSPB - soprattutto in questa stagione durante la quale molti giovani animali si cimentano nel volo".

Il particolare della testa
Il particolare della testa



Il gufo 'stampato'
Il gufo 'stampato'

Due coppie di gemelli identici a sei anni di distanza


Una madre inglese ha messo al mondo due coppie di gemelle monozigote a sei anni di distanza l’una dall’altra. Un evento rarissimo nel mondo, e che ha una probabilità di verificarsi su un milione.

UNA POSSIBILITA’ SU 1 MILIONE - In Inghilterra nasce in media una coppia di gemelli ogni 64 parti. Questo numero è reso così alto dal fatto che le tecniche di fecondazione in vitro, che generano più facilmente dei parti gemellari, sono diventate più frequenti negli ultimi anni. Ma Michele e James non sono mai ricorsi a tecniche di procreazione artificiale o ad altri farmaci per favorire la gravidanza. Se si tiene quindi conto del fatto che il 30% dei gemelli sono monozigoti, le probabilità che nascessero due coppie di gemelle identiche arrivano a una su un milione. I parti gemellari infatti si identificano come monozigoti, cioè gemelli autentici, ed eterozigoti, cioè gemelli cosiddetti «falsi». Questi ultimi infatti sono semplicemente fratelli partoriti contemporaneamente, ma non nascono come i monozigoti da una singola cellula uovo fecondata da un solo spermatozoo. Un evento che si verifica ogni 192 parti, mentre la probabilità che avvenga per due volte consecutive con la stessa coppia è di 1 su un milione, ecco perché il caso della coppia inglese è così straordinario. Recentemente poi si è scoperto un terzo tipo di gemelli, i bizigoti, nati da una cellula uovo fecondata da due spermatozoi. Il primo caso del genere è avvenuto nel 2002 in Francia.

martedì 12 luglio 2011

Donna taglia il pene a un violentatore e lo porta alla polizia L'episodio in Bangladesh, aggredita in casa ha reagito con un coltello poi ha denunciato l'uomo che la molestava da sei mesi

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Roma, 30 mag. (TMNews) - In Bangladesh una donna di 40 anni ha tagliato il pene di un uomo che voleva violentarla e lo ha portato come prova alla polizia. Lo ha reso noto - riporta il quotidiano svizzero Le Matin - un responsabile delle forze dell'ordine di una regione del Paese asiatico.
La donna, sposata e madre di tre bambini, è stata aggredita sabato sera mentre dormiva nella sua modesta casa del quartiere di Jhalakathi, circa 200 chilometri a Sud di Dacca, secondo la polizia. "Mentre cercava di violentarla, la donna gli ha tagliato il pene con un coltello. Ha successivamente avvolto il membro in un sacchetto di plastica e lo ha portato al commissariato di Jhalakathi come prova del reato", ha indicato il capo della polizia locale, Abul Khaer.
La vittima ha sporto denuncia per tentata violenza sessuale nei confronti dell'uomo, anche lui quarantenne, sposato e padre di cinque bambini, precisando che la molestava da sei mesi. Il pene reciso è stato conservato dalla polizia e l'uomo è stato ricoverato in ospedale per ricevere cure.

Bari, bimba viveva come un cane: nessun reato Il pm che si occupa del caso di Lucrezia, che mangiava dalla ciotola del cane e non parla, ha chiesto l'archiviazione


Quando l'hanno trovata, Lucrezia aveva sette anni e non parlava. Abbaiava. Era cresciuta a Bari, insieme al suo cagnolino, rinchiusa in un armadio: mangiavano dalla stessa ciotola. Lì dentro, tra escrementi e rifiuti, l'avevano trovata i carabinieri, dopo che i genitori - lui disoccupato invalido civile, lei con gravi disturbi psichici - ne avevano denunciato la scomparsa. La storia risale al 21 ottobre 2009, ma ora il pm Angela Morea ha deciso di archiviare l'inchiesta.
Perché Lucrezia, ora 9 anni, non parla, e non può raccontare cosa le è successo. E così, secondo il pm, mancano le prove, gli indagati e i capi di imputazione. E il caso di Lucrezia, che vive in una casa famiglia e forse ha subito violenza, perché davanti agli assistenti sociali ha cominciato a mimare atti sessuali, rischia di arenarsi. Ora il procuratore capo di Bari, Antonio Laudati, vuole fare luce e oggi stseso convocherà la collega per un chiarimento.
«Non è un atto di disconoscimento del lavoro del pm», hanno specificato dalla Procura. «Solo la volontà di avere dei chiarimenti su un caso tanto delicato». Antonio Marziale, presidente dell'Osservatorio sui diritti dei minori ha chiesto l'intervento del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: «Il caso non può venire archiviato, anche se per il pm si è trattato di un percorso obbligato».

lunedì 11 luglio 2011

Bimba bocciata in prima elementare

(ANSA) - ISCHIA (NAPOLI), 9 LUG - Ha solo 6 anni la piccola
Assunta di Lacco Ameno (Ischia) bocciata in prima elementare. I
genitori della bambina protestano e la mamma Maria, dipendente
di albergo, accusa: 'Nel primo quadrimestre ha avuto dei 5 e dei
6 in scienze, arte e religione e delle insufficienze in
matematica ed italiano. La bambina - aggiunge la donna - ha dei
problemi e deve essere aiutata ma e' la scuola che doveva
assegnarci un insegnante di sostegno'.

Menu fresco e veloce: bucatini al pomodoro e botarga e spiedini misti

Bucatini al pomodoro e bottarga



  • 320 g di bucatini
    400 g di pomodori pelati
    1 cucchiaio di capperi sotto sale
    aglio
    6 olive verdi snocciolate
    1 pizzico di origano secco
    30 g di bottarga di tonno
    olio extravergine di oliva  
    sale  
    1) Dissalate i capperi. Mettete i capperi sciacquati in una ciotola colma di acqua calda e lasciateli per 10 minuti,  cambiando l'acqua 2-3 volte, in modo da eliminare il sale.  
    2) Tritate i pomodori. Tagliuzzate con un paio di forbici i pomodori pelati messi in una ciotola con tutto il loro  succo.  
    3) Cuocete il  sugo. Scaldate 5 cucchiai di olio in una casseruola, unite 1 spicchio d'aglio schiacciato e spellato, i  pelati,  
    l'origano sbriciolato tra le dita e cuocete su fiamma bassa per 5 minuti. Sgocciolate i capperi dall'acqua di  ammollo, sciacquateli sotto acqua fredda e uniteli al sugo di pomodoro.  
    4) Completate. Versate abbondante acqua in una pentola e, quando raggiunge l'ebollizione, unite una presa di sale grosso. Buttate la pasta, mescolate e cuocetela al dente calcolando i minuti dalla ripresa del bollore dell'acqua. Intanto, tagliate le olive a filetti, unitele al sugo di pomodoro e regolate di sale. Scolate la pasta, trasferitela in una ciotola, aggiungete il sugo, mescolate bene, grattugiatevi sopra la bottarga (usate una grattugia a fori medi) e servite immediatamente.
    ricca e saporita, questa pasta racchiude tutti i profumi tipici della cucina mediterranea


    Bouquet di spiedini

sabato 9 luglio 2011

Consigli per il caldo!!!

1. Ricordati di bere
2. Evita di uscire/o fare attività fisica alle ore più calde
3. Apri le finestre la sera tardi e chiudile la mattina come batte il sole
4. Rinfresca l'ambiente in cui soggiorni
5. Copriti se passi da un ambiente caldo ad uno con l'aria condizionata
6. Quando esci metti il cappellino, gli occhiali da sole e se puoi usa l'aria condizionata in auto ( non metterla al max)
7. Indossa solo indumenti di cotone o lino chiari, evita la stoffa sintetica che non fa traspirare la pelle
8. Bagna i polsi e i piedi soprattutto in caso di colpi di calore metti una pezza bagnata in testa
9. Consulta il medico in caso di pressione alta e/o difficoltà respiratoria
10. Non assumere integratori salini senza aver consultato prima il tuo medico

venerdì 8 luglio 2011

La sorgente arcobaleno




Si è aperta la stagione estiva per il parco di Yellowstone, il primo parco nazionale al mondo. Fondato nel 1872, è ancora una delle più grandi attrazioni nella sconfinata natura americana. Tra i protagonisti del parco la Grand Prismatic Spring, che offre panorami suggestivi come questi.

The Grand Prismatic Spring, la sorgente d'acqua calda dello Yellowstone National Park, è al più grande in Usa e la terza al mondo. La colorazione è causata da batteri e microrganismi che vivono sui bordi, alimentati da quest'acqua ricca di minerali. Questo spettacolo è un appuntamento fisso per chi visita il parco nella stagione esitva.